Le quattro statue definite “parlanti” dalla tradizione popolare romana, sono quelle dette del Pasquino, dell’Abate Luigi, di Madama Lucrezia e di Marforio.
A queste sono state accorpate nel tempo quelle facenti parte della decorazione di due fontane e dette: del Babuino e del Facchino.
Le sculture, di varie epoche, sono anche definite come Congresso degli arguti, quindi considerate parlanti. Sono state per lungo tempo portavoce del malcontento popolare e hanno riscosso notevole fama a Roma. Sul corpo di queste statue e fontane, infatti, erano affisse anonime e sagaci satire in versi indirizzate ai personaggi in voga a Roma in vari periodi e, in particolare nel XIV-XVI secolo, quale espressione appunto del malcontento popolare nei confronti della classe più elevata che deteneva il potere e il controllo della città.
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