Per quasi un millennio i Romani hanno atteso con grande trepidazione l’arrivo di una ricorrenza annuale, oggi scomparsa, che per qualche giorno cambiava completamente il volto della città: ogni strada e ogni piazza diventava teatro di giganteschi festeggiamenti pubblici di Carnevale, così grandi da diventare famosi in tutta Europa e venire raccontati da i più grandi scrittori e poeti del tempo. In seno a quei giorni di esplosiva euforia collettiva e di abbandono ad ogni eccesso nasceranno le più importanti maschere, abitudini e usanze del popolo di Roma, da le corse dei cavalli su via del Corso a “la ruzzica de li porci”, da Rugantino e Meo Patacca a la festa de li Moccoletti. “Quei ggiorni de Carnovale” è un viaggio nei grandi festeggiamenti e nelle tradizioni dell’antico Carnovale romano, raccontato da coloro che l’hanno vissuto in prima persona. Attraverso prosa, musica e poesia, tornano a poco a poco a prendere vita in scena le maschere e le figure che popolavano la festa più amata dai Romani “de na vorta”.
Di Eugenio Mastrandreae con Marco FoscariEos Produzioni
Il programma potrebbe subire variazioni
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