A cura di Costantino D'Orazio, Direttore dei Musei Nazionali di Perugia e dei Musei Nazionali di BolognaIn collaborazione con American Academy in RomeVilla Aurelia, eccezionalmente aperta per il FAI, con il suo incomparabile giardino, è situata sul punto più alto del Gianicolo e gode di una vista meravigliosa sulla città.Voluta dal Cardinale Gerolamo Farnese, la villa sorgeva su alcuni dei resti delle mura aureliane e sui resti della vigna di Papa Paolo III. L’aspetto è noto grazie alle incisioni del Piranesi e del Vasi, che nella sua riproduzione settecentesca non cela i molti riferimenti a Villa Albani. Scomparso il Cardinale nel 1668 la villa passò ai duchi di Parma e nel 1731 ai Borbone di Napoli. Abbandonata, fu venduta ai conti Giraud a metà ‘800 che, a loro volta, la cedettero al conte Alessandro Savorelli. Quest’ultimo l’adibì a fabbrica di candele e affidò all’architetto Virginio Vespignani alcune modifiche. Villa Aurelia fu sede del quartier generale di Giuseppe Garibaldi e subì bombardamenti nel corso della Repubblica Romana. Ristabilito lo Stato Pontificio, Savorelli avviò il restauro del bene che alla sua morte passò al Monte di Pietà. Nel 1885 la villa fu acquistata dall’americana Clara Jessup Heyland, moglie di un ufficiale inglese che le diede nuova vita, donandola, nel 1909, all’American Academy in Rome che si è occupata di un accurato restauro.
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