In correlazione con Romaeuropa Festival
Liberamente tratto dai testi di Agota Kristof
Un progetto di Fanny&Alexander – Federica Fracassi
Con Federica Fracassi
Regia scene e luci Luigi Noah De Angelissound design Damiano Meaccidrammaturgia Chiara Lagani
In una fabbrica di orologi in Svizzera, Agota Kristof lavora in silenzio, immersa nel ritmo ossessivo delle macchine che scandiscono il tempo. Nel cassetto del suo tavolo da operaia, c’è un foglio e una matita: quando un pensiero prende forma, lo annota con urgenza, come per non perderlo. La lingua del luogo le è estranea. Usarla è una sfida continua, quella di un’analfabeta. Eppure, tra il ticchettio incessante delle macchine, la sua storia comincia a prendere vita. Per raccontarsi, Kristof deve inventare delle maschere (quelle di Lucas, Claus, Sandor o Line) e la fabbrica presto diventa il palcoscenico di un mondo interiore,dove i sogni e i ricordi dell’infanzia si mescolano alle immagini del presente. Federica Fracassi, con una fedeltà straordinaria, incarna Kristof: stessa espressione, stessi occhiali, stessa postura. Il sound design trasforma il ticchettio degli orologi in un battito vitale, dando forma a un labirinto di memoria e scrittura, un atto di ricordo, di resurrezione, che risveglia l’anima di Kristof in una danza tra ciò che è stato e ciò che ancora vive nel suo pensiero.
Produzione E Production, Piccolo Teatro di Milano / Teatro d’Europa, Teatro Stabile di Bolzano
Il programma potrebbe subire variazioni
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