Di Giuseppe Pavia
Regia Antonello Avallone
con (i.o.a.) Antonello Avallone, Riccardo Bàrbera, Giulia Di Quilio, Giuseppe Renzo e con Francesca Cati
Scene Alessandro Chiticostumi Red Bodòdisegno luci Manuel Molinu
Uno spettacolo affascinante, comico e cinico, emozionante e crudo, divertente e drammatico, avvolto da una scenografia mozzafiato. E’ il 3 agosto 1966. Lenny Bruce, famoso comico americano, è a terra morto, disteso sul pavimento del suo camerino, ucciso da un overdose. La sua carriera inizia negli anni ’50.La sua comicità aperta e satirica che integra nei suoi testi politica, religione, sesso e volgarità, fa prendere alla sua carriera il volo quando conosce e sposa Honey Harlow, una famosa spogliarellista che si esibisce nei locali dove lui lavora. I due si innamorano perdutamente ma, coinvolti inuna serie disperata di continui tradimenti, di esperienze di droga e a causa delle tendenze omosessuali di lei, dopo alcuni anni si separano.Nel frattempo Lenny, con i suoi spettacoli, spesso improvvisati, sempre più comici, originali e imprevedibili nei suoi contenuti, conquista il favore del pubblico riempiendo fino all’inverosimile i locali dove si esibisce.Il procuratore distrettuale di Manhattan, Hogan e l’arcivescovo di New York, per lo sconvolgimento che sta creando nell’opinione pubblica, vedono Lenny un pericolo per i principi etici e morali su cui è fondata le famiglia media americana e per le istituzioni che loro stessi rappresentano. I due cercheranno in tutti i modi di interrompere la sua carriera. Ma, nonostante i continui processi a cui viene sottoposto, Lenny Bruce diventa il paladino della libertà di parola americana. L’estrema soluzione che i suoi nemici riusciranno a trovare sarà quella di farlo morire per una overdose da eroina. Nel 1974, Bob Fosse dedicò alla vita di Lenny Bruce un film di grande successo intitolato LENNY, interpretato da Dustin Hoffman.
Il programma potrebbe subire variazioni
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