
Il sito archeologico del cosiddetto Santuario Siriaco del Gianicolo in via Dandolo torna ad essere aperto al pubblico con visite libere, gratuite e senza prenotazione.
Scoperto per caso nel 1908, alle falde di Villa Sciarra, il Santuario Siriaco del Gianicolo rappresenta un’importante testimonianza della presenza di influssi culturali provenienti dalle province orientali dell’Impero in un luogo dal carattere commerciale lungo la riva destra del Tevere.
Costruito nel IV secolo d.C., il Santuario sorge sui resti di edifici più antichi, del I-II secolo d.C. ed è composto da tre parti distinte: due serie di ambienti di forme diverse, separati da un ampio cortile centrale, sul quale si apre l’ingresso principale. A seguito di scavi e ricerche condotti negli ultimi venticinque anni, gli studiosi concordano nel ritenere che il Santuario fosse un luogo di culto dedicato alla divinità egizia Osiride. Questa ipotesi sarebbe confermata dal ritrovamento di una statua in bronzo - oggi esposta al Museo Nazionale Romano - avvolta nelle spire di un serpente, scoperta accanto ad altri oggetti rituali, cui si aggiungono alcune sculture di Dioniso in marmo e quella di un faraone in basalto nero, tutte riconducibili ai culti egizi degli inferi e della fertilità.
Il ciclo di aperture, a cura del responsabile Rocco Bochicchio, prevede aperture straordinarie il 9 e il 23 novembre dalle 9.30 alle 12.15 e il 7 dicembre dalle 9.30 alle 12.15.
Foto: pagina ufficiale Facebook della Sovrintendenza Archeologica
Informationen
Domenica 9, 23 novembre e 7 dicembre 2025
Dalle 9.30 alle 12.15
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