Monologo teatrale liberamente tratto da I Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer
Regia, adattamento teatrale ed interpretazione Andrea Tedde
Arrangiamenti musicali Matteo Tedde
Costumi Maria Tina Ibba
Ospite arcano, uomo pieno di vizi, esperto ipocrita religioso che commercia in spurie reliquie, l’indulgenziere è dotato di un pericoloso intelletto teso solo a violare la fiducia di chi ascolta. Tutto l’agire di questo fantasioso personaggio demoniaco si compie nel mezzo di prediche vigorose, ossia per mezzo della parola che trova terreno propizio nella credulità e nell’ingenuità di chi ascolta. Ci godiamo le sue infinite invenzioni, le sue sante reliquie: scatole di vetro piene di stracci, ossa e mezzi guanti magici. Ingannatore professionale, ci consente di assaporare la sfrontatezza con cui getta un incantesimo sulle sue vittime, proclama con compiacimento la propria viziosità e rinnega ogni conseguenza morale del proprio operato. Il giubilo che prova per i propri poteri intellettuali e la propria viziosità ci meraviglia, come sempre fa la sublime scelleratezza letteraria: nessuno potrebbe amare un personaggio tanto immorale, ma nessuno può resistere alla sua negativa esuberanza. Con l’indulgenziere, Geoffrey Chaucer, ci ha regalato il ritratto di un personaggio tetro e profetico, la cui progenie è ancora tra noi, nella vita come nella letteratura. Lo scopo di questa rappresentazione è anche quello di alleggerire, con una punta d’ironia, il pensiero che personaggi simili - in veste diverse e a distanza di secoli - continuano ad esistere, nutrendosi con poderosa immaginazione, di inganno e dell’ingenuo bisogno di illusioni di molti.
Il programma potrebbe subire variazioni
Informazioni
Mercoledì 5 giugno 2024
Ore 21.00