Il sottosuolo di Roma restituisce sempre nuovi tesori. Le nuove scoperte della Soprintendenza Speciale di Roma arrivano questa volta da uno scavo in via Luigi Tosti, nel quartiere Appio Latino, e ci raccontano la storia di una giovinetta romana morta poco più che bambina. Nel mese di maggio, le indagini archeologiche legate ai lavori per la bonifica idrica della strada svolta da Acea Ato2, hanno infatti riportato alla luce un’ara in marmo bianco, perfettamente conservata, sulla cui epigrafe si legge la dedica: “Valeria P F Laeta vixit annis XIII m VII”. La scritta, in capitale latina, secondo le prime ipotesi di studio potrebbe essere sciolta con la frase: “Valeria Laeta figlia di P[ublio] visse 13 anni e 7 mesi”.
L’ara funeraria si trovava ad appena due metri di profondità rispetto al piano stradale, all’interno di un colombario di piccole dimensioni, probabilmente ipogeo e parte della necropoli della via Latina, insieme a olle, urne cinerarie murate nelle pareti, sepolture a inumazione e resti in marmo di grande interesse. Tra di essi, alcuni frammenti di un sarcofago a vasca decorato con raffinate scene di caccia che si pensa risalire al II secolo d.C.