Proveniente dal Rijksmuseum di Amsterdam, viene esposto lo straordinario autoritratto di Rembrandt, firmato e datato 1661, che nel Settecento faceva parte della collezione Corsini.
L’opera fu protagonista di un episodio emblematico della dispersione di opere d’arte durante l’occupazione francese del 1799, quando il “maestro di casa” dei Corsini, in assenza del principe Tommaso rifugiatosi a Vienna, organizzò la vendita di 25 dipinti della collezione. Nel 1800, con la fine della Repubblica Romana, il Principe Tommaso cercò di rientrare in possesso dei dipinti venduti ma riuscì a recuperarne solo alcuni.
La mostra riporta quindi il famoso dipinto di Rembrandt alla Galleria Corsini, ancora oggi allestita seguendo la disposizione voluta nel Settecento da Neri Maria Corsini, ricostruendo la vicenda attraverso documenti originali, lettere, stime e atti processuali.
A corredo, viene presentata una selezione delle oltre 350 stampe originali di Rembrandt appartenute alla famiglia Corsini, oggi conservate all’Istituto Centrale per la Grafica, che testimoniano l’apprezzamento che la famiglia aveva nei confronti dell’artista olandese.
Informazioni
Dal 20 febbraio al 15 giugno 2020 prorogata fino al 30 settembre 2020
dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30); apertura eccezionale lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 settembre 2020
Le visite per gruppi sono temporaneamente sospese. Anche il servizio guardaroba non è disponibile.
Invariato il costo del biglietto d’ingresso (€ 12 euro intero, € 2 euro ridotto), raddoppiato il periodo in cui può essere utilizzato in entrambe le sedi (20 giorni anziché 10).
La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria.
L’accesso è regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio disposte dalla legge.
Condividi
