
L’Istituto Giapponese di Cultura ospita la mostra itinerante dedicata alla cultura della bambola nell’affascinante paese orientale, allestita in seguito al successo di Le bambole del Giappone: Forme di preghiera, espressioni d’amore del 2016.
Il percorso espositivo, il cui titolo significa “forma umana” in giapponese, presenta arte, bellezza e tradizione della bambola nel corso della lunga storia del Giappone attraverso sessantacinque esemplari selezionati, suddivisi in quattro sezioni: Ningyō propiziatorie, Ningyō d’arte, Ningyō del folklore e Diffusione della cultura Ningyō.
Varietà, accuratezza della lavorazione artigianale e amore per il genere caratterizzano l’esposizione, che spazia dalle Katashiro e Amagatsu, gli archetipi delle bambole giapponesi, alle varianti locali, specchio del clima e del folklore del Paese, fino alle bambole indossatrici, giocattoli molto apprezzati nel Giappone d’oggi, e ai celebri figyuaa in scala.
Ningyō propiziatorie - Già nel VII secolo, si affidava la protezione dalla malasorte nell’anno successivo a semplici figure fatte di assi di legno, affidandole poi alle acque dei fiumi. In questa sezione, si ammirano: le Katashiro, bambole di carta utilizzate ancora oggi nei riti di purificazione dei santuari shintoisti; le Amagatsu e Hōkō, per proteggere i bambini da incidenti e disgrazie; i set di bambole dell'Hina Matsuri per celebrare la crescita delle bambine il 3 marzo; modelli di armature e figure di eroi, tra cui Momotarō e Kintarō, esposti in occasione del Tango no Sekku, celebrazione per la crescita sana dei bambini maschi il 5 maggio.
Ningyō d’arte - Con l’evoluzione delle tecniche di produzione, attorno al XVII secolo le bambole iniziano a essere apprezzate come oggetti d’arte da esposizione. Esposti esemplari di alto artigianato artistico, selezionati per varietà di tecniche e cura del dettaglio, come il raffinato Gosho Ningyō, effigie di bambino paffuto, spesso donato agli ospiti delle celebrazioni di corte, gli stravaganti Saga Ningyō, scolpiti in legno e riccamente decorati in oro e vernice con motivi a rilievo, le Nara Ningyō dai colori delicati, nate da piccole bambole offerte alle divinità durante le feste nel santuario Kasugataisha, le Ishō Ningyō, bambole d’arte con acconciature tradizionali e abiti in tessuto, in pose teatrali.
Ningyō del folklore - In mostra, esemplari del folklore giapponese, colorati e divertenti, realizzati principalmente con materiali economici come argilla, carta e legno, nati da innumerevoli varianti locali. Tra questi, la semplice Imado Ningyō in argilla, l’Hakata Ningyō, creata con tecnica di scultura ad hoc, la Miharu Ningyō, che raffigura attori tradizionali Kabuki ed eroi leggendari, e la Takasaki Daruma, che rappresenta il sommo sacerdote del buddhismo, entrambe realizzate con strati di carta dipinti,e la Kokeshi in legno destinata ai bambini.
Diffusione della cultura Ningyō - La sezione racconta tecniche e talenti che si perfezionano nel tempo, prendendo ispirazione dalle arti performative tradizionali e dalla vita quotidiana, e materiali che variano di pari passo con la modernizzazione del Giappone. Si va dai Jōruri Ningyō, grandi bambole utilizzate per il teatro delle marionette tradizionale Jōruri, agli Oshie Hagoita, pagaie di legno con bambole di seta in bassorilievo; dalle Ichimatsu Ningyō, che rappresentano i bambini giapponesi in abiti tradizionali, alle bambole del Giappone contemporaneo, tra cui l’iconica Licca-chan prodotta nel 1967 e le figyuaa 3D da collezione con protagonisti i personaggi di manga e anime amati in tutto il mondo.
Informazioni
8 maggio - 9 giugno 2023
Venerdì 5 maggio 2023 Inaugurazione 18.00-20.00 (visita guidata, workshop di origami)
Ingresso libero senza prenotazione
Da lunedì 8 maggio
Lunedì - venerdì 9.00-12.30 / 13.30-17.00
