MAXXI Bvlgari Prize

Video, sculture e istallazioni site specific totalmente inedite: raccontano il nostro presente guardando al futuro le opere finaliste del MAXXI Bvlgari Prize, presentate al pubblico nella mostra curata da Giulia Ferracci, con un percorso immersivo che parte dalla lobby e arriva fino alla Galleria 5 del terzo piano.

Dedicato alla creatività italiana, e in particolare alla promozione e al sostegno dei giovani artisti, il premio è nato nel 2000 ma dallo scorso anno si avvale della partnership con la maison di alta gioielleria Bvlgari, da oltre 130 anni emblema di eccellenza italiana e da sempre attenta alla ricerca e alla sperimentazione.

I tre finalisti della seconda edizione del premio sono stati scelti da una giuria internazionale, composta dal Direttore artistico del MAXXI e dal Direttore del MAXXI Arte insieme a Manuel Borja-Villel (Direttore del Museo Reina Sofía di Madrid), Emma Lavigne (Presidente del Palais de Tokyo a Parigi) e Victoria Noorthoorn (Direttrice del Museo de Arte Moderno di Buenos Aires).

In dialogo con le architetture disegnate da Zaha Hadid troviamo le sculture sospese nel vuoto e dalle forme ibride di Giulia Cenci, la poetica ode al disfacimento dell’architettura di Tomaso De Luca e il progetto Roma e Fiumi di Renato Liotta, dodici film in 16 mm che evocano una passeggiata nelle meraviglie di Roma, con i gatti di largo Torre Argentina che abitano rovine e marmi antichi. L’opera vincitrice entrerà a far parte della Collezione permanente del museo ma anche il pubblico potrà assegnare un riconoscimento speciale in base al proprio gradimento.