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I film degli anni 2000

I film degli anni 2000 - Angeli e demoni

#13 LE FATE IGNORANTI

Anno: 2001
Durata: 105 minuti
Genere: drammatico
Regia: Ferzan Özpetek
Interpreti e personaggi
Margherita Buy: Antonia
Stefano Accorsi: Michele

Antonia, un medico  specializzato nella cura dell'AIDS, è sposata con Massimo con cui vice un legame intenso e complice. La vita di Antonia viene stravolta dalla morte improvvisa di Massimo, investito da un’auto proprio all’inizio del film.

La donna si sprofonda nella disperazione più cupa dalla quale non riesce a venire fuori. Un giorno, si reca presso l’ufficio del marito scomparso per recuperare i suoi oggetti personali, tra cui un quadro che dietro ha una dedica: “La tua fata ignorante”. La mente di Antonia immagina un'amante misteriosa, e comincia a seguirne le tracce che alla fine la porteranno a scoprire una realtà inimmaginata e sorprendente.

Ferzan Ozpetek ebbe l'ispirazione per il titolo del suo film guardando un libro d'arte in cui c'era l'opera omonima di Magritte, il pittore belga considerato uno dei principali esponenti del Surrealismo.

Il quadro che vediamo nel film, e che dà inizio alle ricerche di Antonia, non è di Maigritte, è opera del  pittore – inesistente - Joseph Lanti. Quello che appare nel film, oltretutto, è un quadro dipinto dallo stesso  Ferzan Ozpetek ai tempi del liceo.

Luoghi:
Musei  Capitolini - Centrale Montemartini
Gasometro
Ostiense

#14 ANGELI E DEMONI

Anno: 2009
Durata: 138 minuti (versione cinematografica),  146 minuti (versione estesa)
Genere: giallo, thriller
Regia: Ron Howard
Interpreti e personaggi
Tom Hanks: Robert Langdon
Ewan McGregor: camerlengo Patrick McKenna
Stellan Skarsgård: comandante Richter
Pierfrancesco Favino: comandante Ernesto Olivetti

Basato sull'omonimo romanzo best seller di Dan Brown, il film racconta le imprese di Robert Langdon, un famoso professore di simbologia, che attraverso i suoi studi scopre le prove della rinascita di un'antica e potente confraternita segreta, gli Illuminati, il cui fine ultimo è la distruzione totale della Chiesa cattolica.

Per salvare la culla del Cristianesimo, Langdon si avventura in una caccia senza respiro attraverso cripte sigillate, catacombe e cattedrali abbandonate, seguendo e decifrando una scia di simboli antichi e indizi, unica speranza di sopravvivenza per il Vaticano.

Dato il tema controverso, la Santa Sede non aveva rilasciato alcun permesso per le riprese del film, ma la produzione è riuscita ad aggirare i veti papali, ricostruendo i luoghi sacri della vicenda altrove con molti effetti speciali e 250 mila fotografie scattate di nascosto all’interno del Vaticano da un team di persone  mescolate ai turisti. Ciò ha permesso di ricreare virtualmente la piazza con tutte le due statue, i fregi e i dettagli che la caratterizzano ricostruiti anche virtualmente.

Le immagini con la folla sono state riprese nel parcheggio dell'Hollywood Park a Los Angeles creando anche comparse digitali, alcune delle quali “Intelligenti”, in grado di muoversi, battere le mani, grattarsi il naso.

Le riprese degli interni, al contrario, sono state girate nella Reggia di Caserta.

Luoghi:
Pantheon
Piazza Navona
Fontana dei Quattro Fiumi
Basilica di San Pietro
Cappella Sistina
Passetto di Borgo
Basilica di Santa Maria del Popolo
Castel Sant’Angelo
Chiesa di Santa Maria della Vittoria

#15 TO ROME WITH LOVE

Anno: 2012
Durata: 111 minuti
Genere: commedia
Regia: Woody Allen
Interpreti e personaggi
Woody Allen: Jerry
Roberto Benigni: Leopoldo Pisanello
Penélope Cruz: Anna
Alec Baldwin: John

Liberamente ispirato al Decameron, il capolavoro di Giovanni Boccaccio del 1350, il film è diviso in episodi che si sviluppano sullo sfondo di una bellissima Roma d’agosto.

Dopo 30 anni, un architetto torna a Roma alla ricerca dei luoghi della sua gioventù. Due fidanzati americani si trovano alle prese con un’amica stravagante della ragazza, che cerca di interferire nel loro rapporto. Una ragazza americana si innamora di un giovane avvocato italiano e lo vuole presentare ai genitori che stanno arrivando nella Capitale. Il padre di lui, un becchino, ha doti canore incredibili, ma solo sotto la doccia. Un uomo qualunque diventa improvvisamente popolarissimo e assediato dai media, in balia di una fama inattesa che come viene se ne va. Una coppia di freschi sposi di Pordenone rischia di perdersi nella città, dando vita a una serie di equivoci.

Pierluigi Marchionne, il vigile urbano nella sequenza iniziale, è un vero agente della Polizia di Roma Capitale. Woody Allen, stregato dalla pedana di Piazza Venezia, ci gira la scena iniziale del film.

Un titolo a lungo meditato. To Rome with Love avrebbe dovuto intitolarsi Bop Decameron, ma pochi mesi prima dell'uscita il titolo fu cambiato perché non tutto il pubblico avrebbe colto il riferimento. Il titolo fu, quindi, modificato in Nero Fiddled, forse riferito all'imperatore Nerone, per poi essere definitivamente rimpiazzato.

Luoghi:
Piazza Venezia
Vittoriano
Campidoglio
Colosseo
Fontana di Trevi
Trastevere
Piazza del Popolo
Largo di Torre Argentina
Piazza Navona
Fontana delle Tartarughe
Auditorium Parco della Musica
Rione Monti
Parco degli Acquedotti
Museo dell'Ara Pacis
Villa dei Quintili
Villa Borghese Parco di Culture
Via Vittorio Veneto
Piazza di Spagna
Lido di Ostia

#16 LA GRANDE BELLEZZA

Anno: 2013
Durata: 142 minuti, 172 minuti (versione estesa)
Genere: drammatico, commedia, grottesco
Regia: Paolo Sorrentino
Interpreti e personaggi
Toni Servillo: Jep Gambardella
Carlo Verdone: Romano
Sabrina Ferilli: Ramona

Capolavoro di Paolo Sorrentino, e vincitore del Premio Oscar al Miglior Film Straniero nel 2013, il film è un affresco della Roma contemporanea, seducente e meravigliosa, ma che, però, è pervasa da un vuoto culturale tangibile e dall’assenza totale di nuovi stimoli intellettuali.

In questo contesto si muove il sessantacinquenne Jep Gambardella, giornalista, scrittore e critico letterario affermato, che in una città mondana e deforme, fa un bilancio retroattivo della sua vita, scoprendola ormai priva di ogni autenticità.

In un viaggio al termine della notte come quello intrapreso a suo tempo da Céline, Jep parte, quindi, alla ricerca di una possibile “grande bellezza” che lo porta a vivere e sperimentare una serie di situazioni insolite e bizzarre, fino all’epifania finale.

Il film, ricco di citazioni famose, si apre con quella tratta dal Voyage au bout de la Nuit di Louis-Ferdinand Céline, che funge anche da chiave di lettura per il viaggio metaforico di Jep. In una critica dissacrante della società e dell’umanità, Céline scrive: “Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco la sua forza. Va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. È un romanzo, nient’altro che una storia fittizia. Lo dice Littré, lui non si sbaglia mai. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi. È dall’altra parte della vita”.

Nella locandina internazionale del film, si vede Jep Gambardella seduto, con un'enorme statua alle spalle. Si tratta del Marforio, scultura marmorea di epoca romana risalente al I secolo, che raffigura il dio Nettuno, l’Oceano o il Tevere. Come Pasquino, è una delle sei statue parlanti di Roma. Oggi è conservata nel cortile del Palazzo Nuovo ai Musei Capitolini.

Luoghi:
Fontanone dell'Acqua Paola
Parco degli Acquedotti
Tempietto di San Pietro in Montorio
Giardino degli Aranci
Villa del Priorato dei Cavalieri di Malta
Palazzo Barberini
Galleria Spada
Terme di Caracalla
Villa Medici
Fontana di Trevi
Colosseo
Piazza Navona
Palazzo Pamphilj
ETRU – Museo Nazionale Etrusco

#17 SACRO GRA

Anno: 2013
Durata: 90 minuti
Genere: documentario
Regia: Gianfranco Rosi

Un documentario sui generis, in cui Rosi stravolge ogni convenzione, per una narrazione che sa di cinema.

Sacro GRA non ha voce narrante o interviste, ma solo scene di vita reale che si svolgono tutte in prossimità del Grande Raccordo Anulare, la mastodontica struttura che racchiude Roma.

In primo piano c’è l'elemento umano, studiato dal regista in maniera approfondita, con decine di ore di materiale girato, per  portare davanti agli occhi dello spettatore un paesaggio urbano molto particolare e quasi ai confini del mondo, ma allo stesso tempo vitale e autentico.

Roberto, barelliere sulle ambulanze del 118, passa spesso la notte a soccorrere le vittime di incidenti stradali. Vive da solo e ha un tenero rapporto con l'anziana madre.
Francesco, botanico, difende un'oasi di palme dal punteruolo rosso, micidiale coleottero parassita che attacca e uccide le piante. La sua lotta è una sorta di missione.
Il principe Filippo Pellegrini vive con la sua famiglia in zona Boccea, all’interno di un palazzo sontuoso che affitta per convegni, sfilate, come breakfast e set per cinema e fotoromanzi. Nel palazzo c’è anche un piccolo teatro.
Cesare è uno degli ultimi pescatori di anguille ancora rimasti sul Tevere. Abita su una grossa zattera in riva al fiume, poco distante dal punto in cui il corso del Tevere collega i viadotti del GRA.
Paolo è un nobile piemontese, apparentemente decaduto, che vive insieme alla figlia in un monolocale di una palazzina anonima. Nello stesso palazzo, il giovane figlio di una famiglia di immigrati, si diletta a fare il deejay.

Il regista ha passato più di due anni in un piccolo furgone sul Grande Raccordo Anulare, centinaia di ore di riprese e di situazioni che sono andati a comporre questo interessante e inedito spaccato di vita.

Il documentario di Gianfranco Rosi ha vinto Leone d'Oro per il miglior film alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, nel 2013.

#18 SUBURRA

Anno: 2015
Durata: 135 minuti
Genere: drammatico, thriller, gangster
Regia: Stefano Sollima
Interpreti e personaggi
Pierfrancesco Favino: Onorevole Filippo Malgradi
Claudio Amendola: Samurai
Alessandro Borghi: Aureliano Numero 8 Adami

Nell'antica Roma, la Suburra era il quartiere dove il potere e la criminalità si incontravano in segreto. Oggi, dopo oltre duemila anni, quel luogo esiste ancora nel potere che la città riveste nei grandi palazzi della politica, nelle stanze silenziose del Vaticano e sulla strada, dove la criminalità tesse la sua rete di connivenze per imporre la propria legge.

In questo scenario si svolgono e si intrecciano le vicende dei personaggi che danno vita a una lenta e progressiva discesa all’Inferno. Tra intrighi politici e criminalità, il film racconta i sette giorni che precedono il crollo del Governo.

Elemento ricorrente dell’opera di Sollima è l’acqua nelle sue varie forme: pioggia battente, fiume, mare. Per enfatizzare l’atmosfera quasi apocalittica, il lato più corrotto, spietato e violento degli eventi, nelle scene iniziali la pioggia si abbatte sulla cupola illuminata di San Pietro, e sulle strade buie della Capitale. Ma la pioggia è anche purificatrice perché cancella e porta via con sé, nel finale, l’amoralità e gli intrighi dei personaggi. Panta rei. La redenzione è servita.

Per il film sono state impiegate circa 2 mila comparse.

Luoghi:
Piazza San Pietro
Casina Valadier
Piazza del Popolo
Lido di Ostia

#19 SPECTRE

Anno: 2015
Durata: 148 minuti
Genere: azione, avventura, thriller, spionaggio
Regia: Sam Mendes
Interpreti e personaggi
Daniel Craig: James Bond
Christoph Waltz: Franz Oberhauser
Ralph Fiennes: Gareth Mallory / M
Monica Bellucci: Lucia Sciarra

Spectre è il primo film di James Bond girato a Roma, il 24esimo capitolo di una saga che, dal 1954, ha appassionato generazioni di spettatori con intrighi, inseguimenti spericolati e spettacolari e donne bellissime.

In questo capitolo, vediamo l’affascinante 007 impegnato nella sua ennesima missione al cardiopalma. Un messaggio criptico dal passato porta l’agente segreto al servizio di sua Maestà a seguire una pista per smascherare una minacciosa organizzazione, la SPECTRE, appunto.

Salti, discese sulle scalinate, incidenti rocamboleschi, per un totale danni di 24 milioni di sterline. A tanto ammonta la cifra spesa per acquistare, e distruggere, le fiammanti supercar: Aston Martin, Jaguar e veicoli speciali. Ventiquattro milioni che corrispondono al 10% del budget complessivo di una produzione da 200 milioni di sterline, cifra mai toccata in precedenza.

Il film è entrato nel Guinness dei Primati per la più grande esplosione della storia del cinema, ottenuta grazie a 8.418 litri di carburante e 33 kg di esplosivo.

L'inseguimento tra l'Aston Martin DB-10 di Bond e la Jaguar C-X75 di Mr. Hinx ha richiesto l'utilizzo di ben 15 prototipi: 8 Aston Martin e 7 Jaguar.

Luoghi:
Museo della Civiltà Romana
Appia Antica
Rione Trastevere
Piazza Navona
Fontana di Trevi
Porta Pia
Piazza San Pietro

#20 BANGLA

Anno: 2019
Durata: 87 minuti
Genere: commedia
Regia: Phaim Bhuiyan
Interpreti e personaggi
Phaim Bhuiyan: Phaim

Opera prima del giovane regista che ne è anche protagonista, Bangla racconta le peripezie di un ragazzo bengalese di 22 anni nato in Italia. Phaim vive a Torpignattara, quartiere periferico e multietnico della Capitale, e si divide tra famiglia, amici, il suo lavoro di steward in un museo e la sua passione per la musica. Durante una serata conosce Asia, una ragazza romana di Roma Nord della quale si innamora.

Il suo modo disincantato di raccontare Roma e se stesso ricorda molto il primo Nanni Moretti di Io sono un autarchico ed Ecce Bombo.

Il protagonista, ma in parte anche il regista, vive la sua identità a cavallo tra due mondi, l'Islam e Torpignattara, dove convivono tante identità diverse, ma non per questo inconciliabili che vanno dall’immigrato, all’hypster, al vecchietto che gioca a carte.

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