La sua scoperta risale al 1936 e, anche grazie al suo stato di conservazione, è una preziosa testimonianza del culto misterico di origine orientale che più di una similitudine presenta con il cristianesimo. Un luogo ricco di fascino nella cui atmosfera sacra e suggestiva è possibile tornare a immergersi a partire dal 13 novembre, con le visite organizzate dalla Soprintendenza Speciale ogni secondo e quarto sabato del mese nel cosiddetto Mitreo Barberini.
Luogo segreto per eccellenza perché accessibile solo agli adepti del dio Mitra, il piccolo edificio sotterraneo risale al III secolo, il periodo di massima diffusione dei culti mitraici a Roma, anche se è collocato all’interno di precedenti strutture del II secolo dopo Cristo. È costituito da una lunga sala rettangolare con una complessa decorazione ad affresco. Sulla parete di fondo, insieme a dieci quadretti in cui si raccontano la storia e le imprese del dio, è raffigurata una rara scena di iniziazione, la tauroctonia, in cui il dio Mitra sacrifica ritualmente il toro, affiancato come di consueto dai suoi due assistenti Cautes e Cautopates.
Tutte le informazioni sul Mitreo sono disponibili sul sito della Soprintendenza Speciale di Roma. Per visitare il Mitreo, è obbligatoria la prenotazione attraverso il sito di Coopculture.
Foto coopculture.it