Completamente rinnovate e riallestite, a Palazzo Barberini riaprono dall’8 ottobre le Sale del Cinquecento, ospitate nell’Ala Nord del piano nobile, già interessato tra il 2017 e il 2019 dai lavori di riqualificazione dell’Ala Sud e delle Sale del Seicento. L’intervento di rinnovamento ha riguardato le strutture architettoniche, l’impianto di illuminazione, la grafica e gli apparati didattici, con nuovi pannelli esplicativi e didascalie ragionate, per restituire al pubblico un percorso organico e facilmente leggibile.
Le sale ospitano in totale 42 opere, tra cui la celebre Fornarina di Raffaello e il ritratto di Enrico VIII attribuito a Hans Holbein, ora distribuite secondo un nuovo impianto concettuale che ne migliora la visibilità e che, integrando il precedente ordine cronologico e geografico, individua approfondimenti monografici e tematici.
Con ingresso dall’atrio Bernini, il percorso attraversa per esempio la sala “Tradizione e devozione”, contraddistinta dall’iconografia della Sacra famiglia, la sala dedicata a Lorenzo Lotto con il “Matrimonio mistico di Santa Caterina”, la sala “Lo sguardo del Rinascimento”, che approfondisce il genere del ritratto, e la sala 17, con la grande pala dell’“Allegoria dell’Immacolata concezione” di Giorgio Vasari e bottega, presentata in anteprima al pubblico prima di essere sottoposta a delicati interventi di restauro.
Il percorso si conclude nella Sala Sacchi: le opere qui esposte sono destinate a illustrare e a presentare i protagonisti della famiglia Barberini, con i ritratti dipinti e scolpiti di Urbano VIII e dei suoi nipoti realizzati da Gian Lorenzo Bernini, Giuliano Finelli, Lorenzo Ottoni.