Un artista rivoluzionario, inquieto e tormentato, che si misurò con i giganti dell’arte del Rinascimento e che suscitò l’ammirazione anche di Raffaello e Michelangelo. La mostra ospitata nelle sale della Calcografia, a due passi da Fontana di Trevi, presenta al pubblico 47 disegni (tra originali e facsimili) di Jacopo Carucci, detto Pontormo dal piccolo borgo vicino Empoli in cui il pittore era nato.
Quasi tutti bifaccia, i disegni provengono dalla collezione Corsini (un tempo a Palazzo Corsini alla Lungara), tranne uno acquistato dal Gabinetto Nazionale delle Stampe nel 1913. Si tratta principalmente di studi per figure – eseguiti principalmente a “sanguigna”, talvolta in combinazione con la “pietra nera” o con le “lumeggiature a gesso” – quindi di un repertorio di immagini, di prime idee, di studi dal vero, o di studi preparatori, per esempio per la Pala Pucci di San Michele Visdomini a Firenze. Altri fogli sciolti di grande qualità sono invece riferibili a studi per composizioni mai realizzate, come il San Cristoforo, lo studio per la Lunetta con la Santa Cecilia o gli studi per il Ritratto di Piero de Medici.
Il fondo di disegni è visibile per la prima volta nella sua interezza. Fragilissimi al punto da sconsigliarne il prestito, questi capolavori sono infatti in gran parte inediti e poco noti persino agli specialisti: la possibilità di ammirarli e confrontarli permette di esplorare l’attività creativa più intima del grande artista toscano.
Informazioni
Dal 15 dicembre al 20 marzo 2022 - Prorogata al 18 aprile 2022
Dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 – 18.00
Chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio
Ingressi contingentati fino ad un massimo 10 persone per ogni ‘slot’ di 15 minuti.
Primo ingresso ore 10.00; ultimo ingresso ore 17.45