
L’Istituto Giapponese di Cultura ospita una raffinata esposizione dedicata al Giappone di fine ‘800, immortalato dall’avventuriero e fotografo Adolfo Farsari.
In mostra 64 immagini, espressione della “Yokohama Shashin”, la fotografia in bianco e nero colorata a mano dopo la stampa, con cui Farsari ha raccontato un Giappone struggente in lento e inevitabile divenire.
Manager, imprenditore, Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, fotografo e pittore, una vita davvero eccezionale quella di Farsari: nato a Vicenza nel 1841, dopo gli studi all’Accademia Militare di Modena, si imbarca per New York, combatte nella Guerra di Secessione Americana tra le file dei Nordisti, viene ferito da una granata e, successivamente da un colpo di spada, prende la cittadinanza americana, si arruola nell’esercito e, nel 1876, arriva a Yokohama da San Francisco. Artefice di mirabolanti imprese, il fotografo è considerato il maestro della colorazione a mano su stampa e, soprattutto, autore di testimonianze di incredibile bellezza, che hanno svelato all’Occidente tradizioni, storie antiche e fascino del lontano Giappone.
Realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, l’iniziativa presenta al pubblico una parte del risultato della ricerca sul fotografo, condotta dal curatore Osano Shigetoshi - Professore emerito e Project Professor dell’Università di Tokyo - insieme a un'équipe, negli anni 2005-07, in Italia e in Giappone.
Photo: Cena, Adolfo Farsari - Istituto Giapponese di Cultura Official Website
Informazioni
Dal 15 ottobre 2020 all'8 gennaio 2021- Prorogata fino al 23 aprile 2021
Tutte le info per accedere all'Istituto: https://bit.ly/37SDlhE
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.30 (il mercoledì fino alle 17.00)
